venerdì 14 marzo 2014

COMMENTI ALLA PRESENTAZIONE 
DEL N. 10 DI "KRIPTALIAE"



SALVATORE CARROZZO
Giudice di Pace  
«Una scuola al servizio della persona e della comunità». Non poteva più efficacemente altro concetto che questo esprimere l’idea di un’istituzione scolastica rinnovata, al passo coi tempi che scorrono, nella quale lo studente trovi gli spazi per creare e aprirsi alla vita, alla società … per valorizzare le proprie potenzialità in un processo di apprendimento che non può e non deve cristallizzarsi nella sterile acquisizione nozionistica e dogmatica che finisce per produrre noia e, a volte, rigetto da parte dello studente.
E Guglielmo Matichecchia, del quale mi onoro di essere amico, ha dato un vigoroso impulso, da uomo di notevole spessore culturale, e di scuola qual è sempre stato, ad un processo formativo volto alla promozione e alla valorizzazione delle potenzialità di ciascun discente, centro dell’attenzione della comunità scolastica; lo studente non va inteso quale soggetto anonimo, astratto, ma parte attiva da coinvolgere a pieno nella vita scolastica, in quanto detentore di propria sensibilità, che al docente spetta cogliere e indirizzare, come farebbe un buon padre di famiglia.
Guglielmo Matichecchia crede in questa scuola rinnovata e nello svolgimento del suo incarico di dirigente presso il liceo Moscati non ha mai perso l’occasione - e anzi ne ha create - per promuovere attività extracurricolari in grado di porre i discenti nelle condizioni di potenziare al meglio il proprio processo formativo. La "Lectura Dantis", il coro musicale del Moscati, per citare solo alcune delle iniziative da lui promosse e sostenute. Per non dire dei numerosi incontri culturali tenuti un po’ dovunque, con l’intervento di affezionati cultori, tra i quali il sottoscritto sul tema della legalità; incontro per il quale rinnovo il ringraziamento all'amico Guglielmo.
E ora il più che meritato riposo, perché uscito dalla scuola; riposo, tuttavia, relativo ben conoscendo la vocazione dell’illustre amico, che alla scuola è rimasto legato e non sarà certamente la quiescenza a fargli tirare i remi in barca».
Grottaglie, 2 maggio 2014


ALBERTO ALTAMURA
Dirigente Scolastico - Istituto Professionale di Stato "M. Perrone" - Castellaneta (TA)
«Ho letto con molto interesse la presentazione all’annuario Kriptaliae, che rappresenta una vera e propria summa del tuo operato e della tua visione della scuola e, perché no, della vita.
Quanto al tuo operato, è stato notevole, fervido e significativo non solo per il tuo Liceo, che ha goduto di una guida autorevole ed illuminata, ma anche per l’intera comunità di Grottaglie, che ha ricevuto una messe non indifferente di idee e di   stimoli per la sua crescita e per un confronto democratico di alto profilo. Certo, resta il rammarico, del resto da te tante volte denunciato, che il problema di una sede scolastica adeguata all’importanza della tua scuola non sia stato risolto dopo tanti anni di attese e di lavoro. Chissà che non sia arrivato il momento di una svolta decisiva.
Quanto alla tua visione della scuola,  che è poi sottesa a quella  della vita, essa  scaturisce  dalla convinzione che senza la  serietà degli studi, l’attaccamento al  dovere,  il senso di responsabilità, ma anche l’apertura al nuovo, l’attenzione alle nuove metodologie didattiche, al confronto dialettico  tra discipline umanistiche e  scientifiche, ai fermenti positivi che si affacciano nella società, non si costruisce nulla  di buono, e soprattutto di durevole, al servizio dell’uomo e della persona. In questo, naturalmente, ravviso le tracce dell’insegnamento cristiano che resta, nella visione della vita di Guglielmo Matichecchia, un punto di riferimento prezioso e ineludibile.
Vivissimi rallegramenti e grazie per l’amicizia che mi hai sempre manifestato con animo sincero».
Castellaneta, 15 marzo 2014


ROSARIO QUARANTA
Storico - Dirigente Scolastico emerito
«Grazie di questo regalo. Ho letto la presentazione del decimo numero di Kryptaliae con piacere e con un apprezzamento particolare.
Complimenti anzitutto per la cura estrema e per la passione che hai avuto nel ripercorrere tanti anni di feconda attività da te generosamente svolta nella nostra Grottaglie a favore degli alunni, delle famiglie, dei docenti e non docenti, della intera comunità...
Immagino anche la tua commozione nel richiamare tanti momenti di impegno, di dedizione, di sacrificio, di conquiste faticose, di difficoltà; e nel rilevare (forse) come non siano venuti riconoscimenti e gratificazioni corrispondenti alla tua generosa operosità...
Voglio ringraziarti per tutto quello che hai fatto e, perché no, anche per la tua stima e per l'amicizia nei miei confronti che, come sai bene, è reciproca e mi riempie di gioia.
Ho notato anche in questa occasione la tua attenzione verso quel poco che ho potuto fare con te in questi anni (... vedo che hai aggiunto nella lunghissima e importantissima serie di eventi anche il bel convegno su Battista): ma il merito è solo tuo... ogni cosa si è potuta realizzare grazie alla tua determinazione, alle tue sollecitazioni, al tuo coraggio nell'affrontare e superare i tanti ostacoli che invano ti si sono frapposti.
La storia saprà giudicare e saprà assegnare il giusto merito.
Per il resto ... pergeperge... anche se in una rinnovata veste e in una diversa prospettiva».
Grottaglie, 13 marzo 2014


GIOVANGUALBERTO CARDUCCI
Dirigente Scolastico - Liceo statale "T.Livio" - Martina Franca (TA)

Presidente della Società di Storia Patria - Sezione di Taranto
«È uno scritto bello e vivo, che sintetizza non solo nove anni di dirigenza nel Liceo di Grottaglie, ma più in generale il senso di una vita professionale spesa per la scuola. A me spiace che quell'annuario abbia perso la sua cadenza annuale (ma io stesso non sono stato più capace di replicare altrove quella positiva esperienza) e spero di veder presto circolare il volume n. 10. La tua è una riflessione sine ira et studio e, al tempo stesso, complessa (in dimensione problematica e non annalistica) che ben mette in rilievo i traguardi positivi, nonché le difficoltà e le resistenze che sempre si frappongono al lavoro serio e all'innovazione sostenibile, soprattutto nella Pubblica Amministrazione. Nello specifico, ho particolarmente apprezzato i due paragrafi sulla professionalità docente e sulla libertà di insegnamento, nonché, quello ugualmente emblematico, dell'anima senza corpo.
Insomma, la lettura è stata gradevole e gradita. Vorrei dire anche proficua. E nell'augurarti ogni bene, auguro a me stesso di avere presto tra le mani il n. 10 di Kriptaliae e di potermi ritrovare un giorno a riflettere sul senso della mia vita professionale con altrettanta densità di analisi e di risultati».
Martina Franca, 13 marzo 2014











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