mercoledì 16 ottobre 2013

Un "piccolo" quaderno da conservare

Presentazione del Quaderno di ricerche e di riflessione della collana Appunti di viaggio,  Il Santissimo Crocifisso - Tra Fede e Tradizione - Una grande storia d'amore e di devozione, edito dall'Istituto Comprensivo "Leonardo da Vinci" di Monteiasi (TA) nell'anno scolastico 2011/12 e curato dai docenti Francesco Occhibianco e Rita D'Arpizio.



L’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Monteiasi pubblica il suo primo “Qua­derno di ricerche e riflessioni” su una singolare esperienza formativa realizzata da tutta la scuola nel corso del corrente anno scolastico.
Un quaderno di “appunti”, su cui riportare le esperienze didattiche realizzate che diventano provvista per il “viaggio” alla ricerca di nuove strade, di nuovi sentieri di formazione, che si costruiscono viaggiando.
La documentazione del lavoro realizzato nella scuola con gli alunni concorre alla creazione di un’identità dell’istituto da rendere visibile e comunicabile agli alunni stessi, ai genitori, ai docenti, alla comunità che potrà meglio apprezza­re la qualità dell’offerta formativa.
Gli “appunti di viaggio” si propongono di consolidare la pratica della documenta­zione, della memoria strutturata che favorisce la lettura, la rilettura, la valutazione di esperienze di insegnamento in una prospettiva di miglioramento continuo. Pertanto, gli “appunti di viaggio” diventano importanti per i loro autori, per la comunità scolastica di Monteiasi, ma anche per quanti vorranno considerarli con l’intenzione di cogliere indicazioni,  suggerimenti per dar luogo a nuove e migliori esperienze didattiche.
Il primo “quaderno” si occupa della festività del Santo Patrono, celebrato il 14 settem­bre e il 3 maggio, e, in particolare, delle iniziative realizzate nella bella giornata primave­rile, scaturite dal proposito di vivere insieme, come comunità scolastica, un appuntamento che segna la vita e la storia di Monteiasi. I docenti incaricati delle funzioni strumentali (Adelaide Francavilla, Francesco Occhibianco, Giorgio Pizzolla, Maristella Sibillio, Fa­tima Tilli), i collaboratori del dirigente scolastico (Raffaele Sorge e Claudia Casanova), la presidente del consiglio di intersezione della scuola dell’infanzia (Lorenza Leuci), le presidenti dei consigli di interclasse della scuola primaria (Anna Maria Castelli, Maria An­tonietta Corrente, Rita D’Arpizio, Maria Rosaria Marinelli, Anna Ripoli), i coordinatori dei consigli di classe nella scuola secondaria di primo grado si sono incontrati per elaborare i contenuti e approntare l’organizzazione dell’attività formativa (Coordinamento di Lorenza Leuci per la scuola dell’infanzia, di Anna Maria Castelli per la scuola primaria, di Mari­stella Sibillio per la scuola secondaria, di Rita D’Arpizio e di Francesco Occhibianco per l’attività di documentazione) che ha visto subito dopo la partecipazione attiva degli alunni e il coinvolgimento entusiasta di tantissimi genitori, che hanno offerto la loro piena e preziosa collaborazione.
La disponibilità del parroco, don Emiliano Galeone, a coordinare - nel rispetto della laicità della scuola dello Stato - le iniziative religiose, la sollecitudine dell’Ammini­strazione Comunale, con il Sindaco Salvatore Prete e con l’Assessore alla P.I. Anna Rita Leone, a fornire il supporto necessario per utilizzare gli spazi esterni alla scuola, l’apporto del gruppo “Anonimo ‘74”, di cui è infaticabile animatore Aldo Galeano, per allestire una mostra di foto storiche sulla festività del SS. Crocifisso all’esterno dell’ingresso dell’edificio della scuola primaria, dove esporre altresì una documen­tazione del lavoro degli alunni, sono stati moltiplicatori di una partecipazione, di impegno, di una volontà di essere e di esserci che ha contagiato ogni giorno sempre di più la scuola, con un consenso e un apprezzamento delle famiglie che hanno superato ogni ottimistica previsione.
Per la prima volta, la processione del SS. Crocifisso si è fermata davanti alla scuola, dove striscioni di saluto, un bel volto del Santo Patrono disegnato a terra con gessetti colorati, il lancio dei petali di rossi papaveri, le voci e i cuori festosi degli alunni e dei genitori hanno accolto la Croce quale simbolo di co­munione, portata a spalla dai fedeli, accompagnata dal parroco, dalle autorità civili e da una moltitudine di devoti.
Il coro della scuola, diretto dal prof. Giorgio Pizzolla, ha preparato brani musicali così coinvolgenti da far cantare anche le migliaia di genitori, cittadini, fedeli presenti; alcuni testi letti dagli alunni hanno trovato una risposta nelle belle parole di don Emiliano, che ha ricordato la figura del Cristo-Maestro. Click di reflex e zoom di videocamere si affollavano, mentre palloncini colorati si alzavano per portare nell’alto dei cieli le preghiere e le speranze dei più piccoli.
Tutto ciò è stato possibile. È stato un miracolo del SS. Crocifisso?
Il clima delle relazioni positive, il sentirsi gruppo è possibile se ci sono motivazioni che non sono estemporanee, se la scuola è luogo e, insieme alla comunità locale, si riconosce, con una precisa identità, in una storia comune, negli stessi percorsi, nella piazza e nelle strade di tutti, negli stessi “pizzuli”.
Monteiasi è quel luogo che Marc Augé definirebbe antropologico, un luogo che va scomparendo in­nanzi al non luogo della grande e anonima città, dove le individualità si incrociano senza incontrarsi.
La festa del SS. Crocifisso esalta le profonde motivazioni per le quali Monteiasi trova la sua sintesi e la sua unità. Non ci sono steccati, differenze, distinzioni, incomprensioni e risentimenti. Tutta la comunità si inginocchia con genuina partecipazione ai piedi della Croce ed eleva al cielo la sua accorata preghiera.
Le generazioni si incontrano, oggi come ieri. La croce richiama il valore dell’incontro, del ritrovarsi, del saper coniugare l’orizzontalità e la verticalità delle relazioni.
La festività del SS. Crocifisso consegna anche alcuni insegnamenti: l’incontro non può essere occasio­nale, occorre incontrarsi ogni giorno, nel rispetto della diversità di cui ciascuno è portatore; trovare sempre valori e scelte che possano unire anche con sacrifici e rinunce personali; impegnarsi nel presente, sapendo guardare lontano, a quanto abbiamo ricevuto e a quanto di bene possiamo dare alla nostra comunità; sen­tire il peso della responsabilità inscindibile sul piano personale e su quello sociale.
La festa è stata un vero e proprio catalizzatore e per questo motivo Monteiasi saprà impegnarsi per proteggere e promuovere la propria identità, per difendere e conservare nel tempo questa sua bella unicità, per assumere nella vita di ogni giorno i suoi insegnamenti.

L’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” ha offerto un suo modesto contributo che certamente troverà una sua migliore continuità nel tempo.

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