In
questi giorni, il mondo della scuola e quello dell’arte sono in lutto per la
scomparsa di Vincenzo De Filippis, preside dell’istituto d’arte di Grottaglie
dal 1987 al 1997 e artista di chiara fama.
Grottaglie
perde uno dei suoi figli migliori, un grande uomo di scuola, un eccellente
artista, un testimone della migliore grottagliesità.
Credeva
e si impegnava per una scuola di qualità, formativa, innovativa, capace di
coniugare la gloriosa tradizione della vecchia scuola d’arte con i nuovi
indirizzi legati all’avanzare di forme e linguaggi della contemporaneità. Per
Vincenzo la scuola era il tempio della cultura e dell’arte, dove il vero si
incontra con il bello in un’umanità orientata al bene. Organizza, con
particolare cura, il museo della ceramica dell’istituto d’arte, un fiore
all’occhiello non solo della scuola, dove far tappa con i visitatori più
illustri della città delle ceramiche.
Come artista, eccelle soprattutto nella
scultura, nella ceramica e nella grafica, esponendo in Italia e all’estero in
mostre personali e collettive, con vasto consenso di pubblico e di critica.
Cosimo Luccarelli ricorda che «sue opere dimostrano l’alto valore artistico, la
grande professionalità dei maestri grottagliesi e non per ultimo la provenienza
da una scuola d’arte locale di alto prestigio, vanto di tante generazioni».
Tra
i ricordi personali c’è un viaggio insieme a Brest, città francese gemellata
con Taranto, per uno scambio culturale che ci vedeva insieme a Pino Albenzio, Franco
Fersini, Gianni Amodio, Grazia Lodeserto, Giovanni Gigli, Alfredo Cervellera e
altri amici e colleghi.
Torna in mente un’indimenticabile serata, nel novembre
2011, nel liceo “Moscati” con Roberto Burano, Alberto Altamura, Francesco
Prudenzano, Tommaso Sibillio per presentare un’interpretazione di Dante
attraverso le sue stupende sculture (Il titolo della serata era “La scultura di
Vincenzo De Filippis interpreta Dante”), collegate alle “Lecturae Dantis” del
liceo.
Un ultimo ricordo personale è del novembre 2017, legato al conferimento
del premio “Koinè Culturale - Giuseppe Battista” di Grottaglie, organizzato da
Roberto Burano, con la collaborazione di Rosario Quaranta e di Pierpaolo De
Padova, che Vincenzo impreziosiva con le sue opere in terracotta da assegnare
al premiato dell’edizione di turno.
Credo
che possano esserci altri momenti in cui si debba meglio ricordare la persona e
l’opera di De Filippis. L’auspicio è che la città di Grottaglie, al di là
dell’immediato cordoglio e degli onori che non ha potuto tributare in questi
giorni di coronavirus, sappia degnamente onorare la sua esemplare opera e la
sua degnissima persona.
Guglielmo Matichecchia, De Filippis, uomo di scuola artista
eccellente, in “Buonasera Taranto”, Anno XXVIII, 28 marzo 2020, n. 71, p.
10.
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